Comunità
Centro Volontari della Sofferenza
ll Centro Volontari della Sofferenza (C.V.S.) è stato fondato da Mons. Luigi Novarese il 17.5.47 per rispondere alle richieste formulate dalla Madonna a Lourdes ed a Fatima: preghiera e penitenza per sostenere il ministero sacerdotale, per la conversione dei peccatori e per riparare i peccati che si commettono nel mondo.
Il nome Volontari della Sofferenza per molti costituisce un problema, ma lo stesso Papa Paolo VI, parlando agli ammalati in San Pietro, disse: “Questa espressione Volontari della Sofferenza è sovrabbondante di significati. Pare a noi che essa concluda una lunga e non a tutti ovvia meditazione sul valore positivo del dolore cristiano. Cristo chiama il dolore ad uscire dalla sua disperata inutilità e a diventare fonte positiva di bene; si tratta di una vera ed inequivocabile chiamata”.
Mons. Novarese chiedeva agli ammalati di inserirsi attivamente nella parrocchia e di avvicinare altri ammalati per formarli ed aiutarli a scoprire la loro vocazione “l’ammalato per mezzo dell’ammalato”. Anche in piano sociale la persona ammalata doveva impegnarsi, utilizzando tutte le forze residue per applicarsi nello studio e nel lavoro. Non doveva essere più considerata oggetto di carità, ma soggetto di azione. Accanto agli ammalati ci sono i fratelli sani; anch’essi si impegnano a rispondere alle richieste dell’Immacolata, a partecipare alle riunioni di gruppo e a fattivamente farsi presenti presso gli ammalati più soli e bisognosi.
Sostenuta dall’Abate di Montichiari, allora Mons. Rossi, la comunità ha dato inizio agli incontri per ammalati tenuti presso la casa o nelle abitazioni degli ammalati stessi. Sono così sorti i primi Gruppi di Avanguardia: piccoli gruppi guidati ciascuno da un capo gruppo, che ogni mese si riuniscono per pregare, condividere il proprio pensiero su una meditazione proposta dalla Direzione Generale, mettere a tappeto le varie iniziative per l’estensione dell’apostolato e per sostenersi vicendevolmente.